SEVESO - ACCADEMIA NAZIONALE DI GINNASTICA ARTISTICA
Dopo una lunga, imprevista chiusura la palestra di via Redipuglia a Seveso ha riaperto i battenti, e sull’impulso di uno dei decreti emessi dal Presidente del Consiglio dei ministri, ha accolto tecnici e ginnasti inseriti nell’organico dell’Accademia Nazionale di ginnastica artistica. Il compito di coordinare le lezioni degli otto ginnasti selezionati dalla Federazione (tra loro il giovane Tommaso Bulla della Sampietrina) è stato affidato a tecnici di provata capacità come Pamela Cauli dell’Ares di Cinisello, Paolo Quarto e Paolo Siviero, entrambi della Sampietrina. Per la società di Seveso presieduta da Michele Quarto, l’apertura dell’Accademia (avrà una durata biennale) è, di fatto, un premio per aver saputo coniugare al meglio la promozione della ginnastica e offrire un servizio tecnicamente e scientificamente valido. “A distanza di due anni dall’avviamento di un Polo Tecnico Federale, siamo riusciti a compiere un ulteriore salto di qualità tanto da ottenere l’assegnazione di un’Accademia Nazionale. Un riconoscimento importante che ha anche lo scopo di orientare l’attività verso una qualificazione tecnica di base e un incremento agonistico al vertice. La Sampietrina ha già fatto tanto in questa direzione che oggi, peraltro, è certificato dalla presenza di una nostra squadra nel campionato di serie A1 di artistica maschile”. Un’Accademia nazionale fiore all’occhiello del movimento sportivo in Seveso? “Per quanto riguarda la Sampietrina sono i fatti a confermarlo grazie all’impegno di Siviero, di mio figlio Paolo e di altri tecnici. Senza trascurare la determinazione di un numero elevato di giovani capaci di conquistare la ribalta in uno sport olimpico per eccellenza che richiede disciplina, forza, elevata mobilità articolare e, soprattutto, allenamenti lunghi e impegnativi. Le improvvisazioni non sono ammesse e certi traguardi si raggiungono solo con la programmazione. – conclude Michele Quarto - Una filosofia di lavoro fortemente voluta da tutti i dirigenti e che ha raggiunto la sua massima espressione nella stagione del “Settantesimo”: già nel 2015 avevamo stabilito alcuni record come la simultanea partecipazione ai campionati federali dalla serie A1 sino alla C2.” Franco Cantù